giovedì 9 maggio 2013

CROWDFOUNDING, ossia come reperire fondi...



Lo sappiamo ancora prima di scriverlo, e voi lo sapete ancor prima di leggerlo: queste "genialate" simpatiche o meno che vi stiano, arrivano quasi sempre dall' America, dove osare è la parola d'ordine, e dove chi osa spesso ottiene qualcosa o raggiunge un risultato.


A pronunciarla è una parola che sembra ostile, eppure sono sempre più le coppie vi ricorrono in prossimità del proprio matrimonio.
In gergo tecnico il Crowdfunding viene definito “un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni”. Si tratta, in parole semplici, di una raccolta fondi collettiva, che naviga attraverso la rete, soprattutto tra i social network.
E’ ormai diventato un toccasana per i matrimoni; tantissime le coppie di innamorati che lanciano questa campagna di solidarietà virtuale, facendo leva sugli aspetti emotivi e di coinvolgimento. E, sorpresa delle sorprese, il più delle volte il risultato è garantito.


La prima è stata Kapipal, piattaforma di crowdfunding lanciata dall'italiano Alberto Falossi qualche anno fa che ha sdoganato i progetti personali, come i matrimoni, per la prima volta.
Ormai è facile trovare richieste di finanziamento per le nozze un po' su tutti i siti principali. Annunci singolari, quelli dedicati al wedding crowdfunding, poiché seguono una scelta ben precisa: raccontare proprio tutto del proprio matrimonio facendo leva, oltre che sull'originalità dell'evento, su aspetti emotivi e di coinvolgimento.

Ovviamente, a trascinare la faccenda sono i viaggi di nozze. Basta dare un'occhiata su Indiegogo oppure su un altro portale che sembra cliccatissimo dai promessi sposi di mezzo mondo come Gofundme: pagine e pagine di annunci in cui rapporti, relazioni e desideri s'intrecciano in narrazioni spesso supportate da video o altri contenuti che possano convincerci a sborsare 50 euro proprio per quella coppia e non per altre, in una sorta di contest a chi disegna il miglior matrimonio possibile. Anche se la preoccupazione maggiore dei futuri sposi sembra appunto quella di garantirsi una vacanza da sogno a spese della Rete, in molti sono impensieriti anche dalle nozze nel loro complesso, tutto incluso, dalla macchina al ricevimento passando per abiti, fedi e torte.

La domanda è: funziona? La risposta è: non legateci il futuro del vostro matrimonio o della luna di miele, perché potreste incassare una cocente delusione e rimanere a bocca asciutta.
Se lo prendete come un gioco invece..in bocca al lupo!

Tuttavia, stando ai numeri di una ricerca firmata da TheKnot e WeddingChannel, nel 2011 ben il 12 per cento delle coppie si sono rivolte a queste piattaforme per raccogliere fondi da destinare al giorno del fatidico sì. E nel giro degli ultimi due anni, con l'incaponirsi della crisi e il raffinarsi dei metodi di cofinanziamento diffuso, c'è da scommettere che la percentuale si sia sensibilmente impennata.

E' stata di recente lanciata (e al momento sospesa, probabilmente per migliorarne funzionalità e servizi) la prima piattaforma di cofinanziamento dedicata esclusivamente ai futuri mariti e mogli che cercano fondi: si chiama CrowdWed, mix che sta appunto per "crowd" (folla) e "wed" ("wedding", matrimonio).

Qualche consiglio per provare anche voi? Siate precise nelle motivazioni, oneste nella narrazione, chiare su come e quanto spenderete i soldi per ogni aspetto del vostro matrimonio. In fondo, si tratta di raccontare una storia: che sia coerente, affascinante e personalizzata. Deve scaldare l'utente tanto da fargli sfoderare l'amata carta di credito.


Ma la domanda può sorgere spontanea: cosa dare in cambio?
Niente, soltanto il piacere di aver contribuito alla realizzazione del sogno di una giovane coppia di innamorati, ricevendo i loro più sentiti ringraziamento.
C’è poi l’opzione di un piccolo souvenir dalla luna di miele, ma soltanto per i più intimi però! 


(parzialmente tratto da: http://www.style.it/sposa/news/2013/04/02/matrimonio-in-crowdfunding.aspx)

2 commenti:

  1. Bella idea, ne avevo già sentito parlare, pensi di provare? Se lo fai fammi sapere se per te ha funzionato ;-)

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    1. non credo che noi proveremo, ma era un'idea nuova per chi ama questo genere di novità! - se mi sponsor mi sposo -

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