martedì 2 aprile 2013

I consigli di Rebecca per le taglie forti

In un post di qualche tempo fa raccontavo come il cercare l'abito da sposa stesse diventando una sorta di tormento più che un divertimento, al punto che avevo seriamente valutato l'opzione di abbandonare il tutto e vestirmi in modo normale.



Perché?
Beh, se non siete come me della razza che odia andare a fare shopping in quel turbine di vestiti, se  siete appassionate di moda, se non comprate nulla che vada oltre la taglia 44 è un po' complicato da capire.

Non che io abbia un rapporto difficile col mio corpo. Lui ed io ci amiamo spassionatamente da mooooolto tempo, a volte lo coccolo a volte no, ma ci vogliamo bene. E così trovo odioso l'attimo in cui mi rendo conto che devo andare a fare acquisti, perché mi sento in difficoltà.

Gli stereotipi tv infatti ci hanno abituati a ragazze (più o meno giovani) che indossano mini abitini con scollature vertiginose ed altezze da brivido.
La società ci impone di essere persone pensanti, poi però non fa altro che esaltare la "bellezza femminile" secondo i canoni trasmessi dalle case di moda. E fin qui amen, potremmo fregarcene altamente, specie dato che la tv ingrassa (ed è verissimo!!!!) e quindi le belissime ragazze che compaiono sul nostro schermo sono in realtà scheletrini camminanti.
Ma quando entri in un normalissimo negozio di abbigliamento e vedi che la taglia più grande presente è una 46 tagliata sui modelli asiatici (dai, onestamente, io ho un paio di pantaloni taglia 46 di 14 anni fa e mi vanno ancora bene, se li confronto con dei pantaloni d'oggi sono 3 dita più larghi!!!) inizi a porti domande. Se poi  si è costantemente sotto l'assalto di commesse che non perdono occasione per provare a venderti l'impossibile lì decisamente il discorso "shopping" viene archiviato.


La cosa paradossale è che le stesse dinamiche le ritrovi negli atelier da abiti da sposa, luoghi in cui ogni ragazza dovrebbe sentirsi unica. Invece trovi una girandola di "simpatiche" addette che decidono loro che mostrarti, criticano (e tanto) il tuo mancato fisico da modella (ebbene sì, sono più una pin up che una modella!!) e alla fine ti fan passare la voglia di goderti un momento particolare.

Se sono riuscite a far incavolare me che non ci tenevo in modo particolare, non oso immaginare come possano far sentire da schifo una ragazza che magari all'abito tiene tantissimo! 

Poi, per fortuna, abbiamo conosciuto Stefano e Gabriele di ORAcomeALLORA®, una rivoluzione!
Niente stress, abiti provati alla velocità della luce in numero incredibile (perlomeno per me :p  ), niente falsi commenti su come mi stesse bene una cosa piuttosto che un'altra, ma onestà allo stato puro. (http://semisponsormisposo.blogspot.it/2013/02/conoscenze-piacevoli-e-deja-vu-da-fiera.html)

E questo, per una futura sposa, è davvero tanto tanto importante. E poi...beh, loro sono stati bravissimi a coccolarmi, se vi dovesse capitare vi consiglio caldamente di passare da loro per una prova!!!

Detto ciò vi ripropongo alcuni passaggi di un post scritto da Rebecca, altra futura Bride to be con gli sponsor, che ha scritto alcuni suggerimenti per una sposa un po' più rotondetta ---> http://sposiamocirisparmiando.com/abito-sposa-taglia-forte-i-criteri-per-scegliere-quello-giusto.html

Resto dell'idea che ognuna è splendida così com'è, e che basta buona volontà, impegno ed esercizio per renderci giusto un filino più meravigliose ^_^




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