venerdì 22 marzo 2013

Gli invitati al matrimonio, come sceglierli senza offendere nessuno.



Pare banale, poi dopo (sempre dopo) si scopre che così banale forse non era.
Decidere chi invitare al matrimonio può diventare un’operazione degna di un corpo diplomatico in tempo di guerra. :p

Cari vecchi matrimoni dei nostri nonni, in cui c'era tutto il paese ed anche più...finita messa utti a casa per la gallina e lo spiedo e poi ognuno tornava al suo tetto!

Personalmente (ovviamente) ancora non possiamo saperlo, ma sono molti i racconti che ci sono stati narrati di piccole e grandi tragedie nate per un errore nell'invitare gli ospiti al matrimonio, nel sistemarli, o nel non dir loro come vestirsi.
Dalla cognata che viene vestita col suo abito da sposa (classico ed elegante perbacco, ma pur sempre l'abito bianco che ha usato al suo matrimonio due mesi prima), allo zio che non vuol star seduto vicino all'altro, passando per litigi, amici che non si parlano & co.

Evviva!

Che fare allora?Sembra scema come questione, però siamo partiti da questa domanda per decidere chi invitare e chi no (fortunatamente qui avevamo già le idee alquanto chiare).

Ecco dunque che ci pareva simpatico spiegare come abbiamo fatto noi, sperando che venga utile anche a qualcun'altra.

1) Innanzitutto siamo partiti dal budget: questo è stato il primo passaggio obbligato, per evitare di trovarsi con 1253 invitati con un budget ridotto. Stabilita la quota che non volevamo superare, abbiamo stimato una spesa media a persona, e da lì abbiamo trovato il numero massimo di invitati.

2) Abbiamo stilato una lista provvisoria di invitati: in prima battuta abbiamo inserito i parenti stretti che gradiremmo fossero con noi quel giorno, poi gli amici intimi.
Poi abbiamo valutato tutti gli altri, ossia parenti prossimi (esempio vecchie zie), amicipraconoscenti che non vediamo da tempo e colleghi.

Da questo punto in poi è cominciato il lavoro vero e proprio, ossia le eliminazioni.

3) Bisognava snellire la lista e portarla al peso forma prefissato. Abbiamo allora deciso di seguire alcune regole base che valevano per entrambi:
- non invitare amici che non vediamo da molto tempo, ossia tutti quei conoscenti con cui non abbiamo più contatti da oltre due anni.
- non invitare il  capo e tutti i colleghi alla cerimonia ed al ricevimento, ma solo al taglio della torta  dato che non appartengono alla sciera degli amici;
- non invitare i vicini di casa;
- invitare il partner di un amico o di un'amica, anche se ancora non conosciuti, perchè ci sembra di fare cosa giusta sapendo che la loro è una storia fresca ma a cui tengono.
- non invitare parenti che vediamo malvolentieri solo per far felice il resto della famiglia (salvo guerre)


Tramite questi 3 passaggi abbiamo eliminato alcune persone che risultavano "in eccesso" nella lista, e che vi erano state inserite solo per scrupolo.
Certo, c'è sempre il rischio che qualcuno resti offeso, ma onestamente abbiamo deciso di optare per un matrimonio intimo con poche persone, e dunque speriamo che i più comprendano e non si offendano delle decisioni prese.
In fin dei conti il nostro matrimonio non finisce, ma inizia quel giorno, ed una serata in compagnia a mangiare una pizza tutti insieme si può sempre fare, no? :p


Ah, ecco uno schema simpatico, purtroppo l'ho trovato anche io piccolo così, però può essere utile, si sa mai!! :p




martedì 19 marzo 2013

Riti (in)tramontabili - parte 3: le tradizioni



Accertato che mancano meno di 6 mesi al nostro matrimonio, in famiglia si comincia a respirare aria di agitazione, e fioccano i consigli su ciò che dovremmo o non dovremmo fare...
Ora, sorge spontanea una domanda: ma vi pare che siamo così convenzionalisti da fare ciò che si dovrebbe fare ed evitare ciò che andrebbe evitato???Proprio noi???ahahahahahah ^_^

In ogni caso (giustamente) i consigli arrivano..i più (onestamente) la mia mente li elimina dopo pochi giorni (Max è ancora più fortunato, li elimina seduta stante, nel senso che il suo cervello li cataloga come non importanti e non li registra ^_^ ), ma un paio sono riusciti ad insediarsi.

Uno degli ultimi viene direttamente dalla nonna, che si raccomanda che rispetti almeno la "regola" delle 5 cose...
Anche qui mi son ritrovata a chiedermi che senso possa avere un rito/usanza come questo in una società dove ormai il matrimonio arriva dopo magari anni di convivenza. Anche perché queste usanze mi sanno molto di riti scaramantici..è vero che nessuno desidera che il proprio matrimonio naufraghi, ma affidare la buona riuscita di un rapporto a gesti compiuti o meno il giorno delle nozze mi pare eccessivo.

Così di primo botto ho riso in faccia alla mia nonnina e le ho detto che non me lo sognavo proprio. (Cara la mia nonna, mi perdona -quasi- tutto e l'adoro).
Poi ho pensato a questa cosa per qualche sera, ed in fin dei conti mi son detta che male non fa a nessuno, non è dispendiosa e  farebbe contenta anche la nonna che, poveretta, già  si vede la nipote sciagurata (io :p  ) che neppure si vuol sposare in chiesa. ^_^

Ecco, dunque mi rassegno e mi informo bene, e questo è ciò che trovo:

Secondo la tradizione derivante da un detto inglese, ogni sposa dovrebbe indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu e dovrebbe tenere una moneta da sei pence nella scarpa.

L’oggetto nuovo (ad. es. qualche capo di biancheria intima) e quello vecchio (ad. es. un bel fazzoletto ricamato) simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa. Beh, io la fanciullezza l'ho passata direi da qualche anno ma tant'è...di nuovo ci sarà l'abito, di vecchio vedremo..chiederò alla nonna ^_^

Chiedere in prestito qualcosa (un accessorio) significa far partecipare strettamente alla cerimonia una persona cara; anche qui ancora nada, anche perchè non sapendo né come sarò vestita né pettinata o altro che chiedo in prestito?domanderò magari gli orecchini a mia mamma.


L’oggetto blu (ad es. una giarrettiera arricchita con un fiocchettino blu) ricorda l’uso ebraico di ornare le spose con un nastro di questo colore, segno di purezza, amore e fedeltà. Qui me la cavo alla grande, unapersona, appena saputo che ci saremmo sposati, mi ha regalato proprio una giarrettiera blu e bianca. Ora lo scopo della giarrettiera non mi dice nulla (dai, onestamente, se non sei Barbie la giarrettiera sta male!!!) e non credo sia l'oggetto che farà impazzire d'amore e di ardore il mio futuro marito, ma dato che c'è la indosserò (nonostante non sia Barbie, anzi...) da qualche parte...magarti me la riciclo come collarino :p




La moneta da sei pence dovrebbe assicurare la ricchezza: in Italia, vista la difficoltà di procurarsene una, questa voce dell’elenco è stata sostituita da “qualcosa di regalato“. Se qualcuno vuol farsi avanti e darmi (o regalarmi così rispettiamo entrambe le usanze) un pezzo da 500 sappiate che siete i benvenuti :p (scema che sono!!!)
A parte le mie idee idiote direi che anche in quel caso ho solo che l'imbarazzo della scelta tra le cose regalate, dalle scarpe (mamma) alla giarrettiera passando per l'abito.


Insomma, un rito, o meglio una sequenza di riti,  forse (in)tramontabile, ma se questo può parzialmente far felice una signora anziana adorata..beh, ben venga direi, no?



(parzialmente ispirato da http://www.tisposo.it/blog/2013/03/18/secondo-tradizione/)

giovedì 14 marzo 2013

Photobooth



Tendenza (ma ormai quasi quotidianità nei matrimoni glamour) che arriva sempre dall'estero per animare un po' le nozze, e soprattutto i ricevimenti, è il photobooth.

È, in pratica, un divertente sistema grazie al quale gli invitati possono scattarsi delle foto originali durante il ricevimento

E giustamente voi direte: non hanno più di che pnsare Massimo e Daniela? Non doveva essere un matrimonio semplice?
Si, lo è ancora. Infatti Matrimoniofacile.com, uno degli sponsor, ci ha mandato un pacco regalo un paio di mesi fa con dentro alcune cosette favolose: dalle mini wedding cake (che vi abbiamo mostrato su facebook) che fanno le bolle di sapone, ad un paio di stampini per dolci a forma di cuore, passand per delle wedding cameras usa e getta.

Che sono?

Queste: macchine fotografiche usa e getta 

All'inizio ci siam detti: che ne facciamo?
E da lì l'idea: metterne una per tavolo al ricevimento e lasciare che gli invitati le usino come meglio credano!
Ma da sole direbbero poco, ed ecco perciò l'idea dell'altro pomeriggio: pulendo casa ho trovato accessori (anche vecchi) di carnevale e di quando lavoravo ai centri estivi..che farne?Gettarli? l'idea era questa, quando mi sono ricordata delle macchinette fotografiche.

(Voi non potete saperlo, ma noi abbiamo uno scatolone dove stamo inserendo tutto ciò che servirà a settembre, e duqnue dentro ci sono fiocchi, carta per gli inviti - da scrivere - le macchinette, le wedding cakes, ecc.)

Così nasce l'idea di un angolo divertimento: vedremo di portare tutto il materiale alla trattoria, e di allestire un party's corner dove gli invitati potranno scattarsi foto buffe e non in posa, e speriamo divertenti!

Che ci metteremo?
Beh,  maschere da carnevale, lavagnetta con gessetti per chi volesse immortalarsi mentre ci lascia un messaggio ed altri gadget ancora da definire..e scovare.
Costo totale 0 €, ricicliamo ciò che c'è già in casa (e chissà, magari è l'occasione anche per svuotarla un po'  :p ) e speriamo che ne riesca una cosa abbastanza divertente per chi volesse lanciarsi.

Alla fine le macchine fotografiche resteranno a noi che le svilupperemo, ricavando foto atipiche e unconventional da tenere di ricordo, e, per chi lo desiderasse, da consegnare agli artefici.

Un punto di vista diverso del matrimonio.



giovedì 7 marzo 2013

Riti (in)tramontabili - parte 2



L' altro giorno abbiamo pubblicato un articolo (non nostro) su uno dei riti (in)tramontabili del matrimonio, ossia l' addio al celibato/nubilato.

Domandando sui vari forum mi sono sentita rispondere che è un passaggio, un simbolo che indica il transito ad una vita matrimoniale "seria ed impegnata" da una fanciullezza (infinita direi dato che molte che mi hanno risposto sono anche più che trentenni...) spensierata e incosciente.

Ok, io sono la prima ( e Max lo sa bene) che se c'è da divertirsi non mi tiro indietro, ma c'è un limite a tutto! Va bene il divertimento vivace e magari una cosa trasgressiva (possibilmente nei limiti del buon gusto), ma onestamente quanto ci si può divertire in una serata all'insegna del leit-motiv "ubriachiamoci" in cui ci si ritrova a far da balia ad un paio di giovani che non reggono l'alcol, aiutandole moralmente e tenendo loro raccolti i capelli mentre rimettono l'anima?
Siamo davvero certi che ci sia così bisogno di questa ultima fetta di libertà?

In fin dei conti il proprio matrimonio dovrebbe essere un passo voluto da entrambi, non un giorno visto come l'inizio di una vita di rinunce e fine del divertimento!

Ben vengano quindi le serate tema pizza con poche ma ottime amiche, od anche le ultime tendenze che ricercano più il buon gusto che il voler essere eccessivi ad ogni costo.

Una delle ultime mode che richiama anche un ritorno ad una sobrietà maggiore è certamente il Bridal shower: arriva dagli USA, e si tratta di una festa dedicata alla futura sposa (ma si organizza anche nella variante maschile). Solitamente è organizzata dalle amiche, che si occupano dall' invio degli inviti ai giochi ed intrattenimento.
Durante il Bridal Shower si portano dei regali alla futura sposa dedicati unicamente a lei (e non alla futura coppia) come per esempio biancheria intima, oggetti per la casa o per i suoi hobby, bijoux, cosmetici, ecc., e si tiene di pomeriggio: obbligatori the, dolcetti, cioccolata calda e biscotti.
A questa festicciola informale possono partecipare anche mamme, suocere, zie, e tutto è all'insegna del colore e del divertimento, ma sempre senza eccedere. Si dunque al regalo spiritoso e malizioso, ma mai volgare.
Solitamente le amiche organizzano anche dei momenti di divertimento con giochi a cui tutti possono partecipare.

Un'altra tendenza è la giornata organizzata all'insegna del relax: sempre più future spose decidono di organizzare un addio al nubilato in una beauty farm o alle terme, per riprendersi dalla tensione che si accumula all'avvicinarsi del gran giorno e per arrivare all'altare belle e splendenti. E perché non andarci in compagnia delle amiche più care?

Per chi può permetterselo anche un week end femminile riscuote molto successo ultimamente: una piccola fuga di sole donne da trascorrere nelle più belle città d'Europa, per scoprire angoli nuovi e sconosciuti e rinsaldare legami d'amicizia.

Se la futura sposa è un tipetto sportivo perché non organizzare anche una giornata laboriosa? Sono sempre più le strutture che organizzano giornate a tema, da chi ama arrampicare, al canyoning, passando per go kart,  parchi avventura, paint ball e centri sportivi. Lei apprezzerà, e voi magari sperimenterete sport di cui manco conoscevate l'esistenza. :p

Le idee per divertirsi senza esagerare ci sono e non sono nemmeno costose (basti pensare che una giocata a pait ball costa sui 20€ e dura un'ora buona, o che certi parchi avventura hanno costi compresi entro i 30€ per tutta la giornata), e certamente resterà un ricordo diverso a tutte che non la solita sbornia.

E poi, finita la giornata, perché non fare tutte insieme pizza e pigiama party con carrellata di film o pizza e ballata come da ragazze?

Non siamo bacchettoni, crediamo che ci si possa divertire senza doversi disfare completamente!

Che faremo noi??Beh, le idee sopra raccontate sono valide anche per gli uomini, spero che non concino Max da donna bionda in minigonna e che si divertano se vorranno fare qualcosa.
Confido nel fatto che hanno tutti una testa sulle spalle e che Max la pensa come me :p

Ed io?  Boh, so che c'è una cara amica che ci tiene ad organizzare, e spero che, conoscendomi, non esageri in nulla ma che abbia un'idea simpatica e moderata. Per me sarà l'occasione per trovarmi con tutte le amiche in un'unica volta, e di questo sono molto felice (ho le amiche sparse per mezza Italia...). Ele se leggi..sappi che la pizza va più che bene come serata!!!!! :p


domenica 3 marzo 2013

Riti (in)tramontabili - parte 1

Parlando con alcune amiche ed altre persone ho raccolto idee ed opinioni (creandomene anche una tutta mia) sui riti immancabili di un matrimonio..ho deciso quindi di partire proprio dall'inizio, ossia dall'addio al nubilato, per sviscerarlo e analizzarlo
Il testo proposto qui sotto non è mio, è tratto da Io Donna Wedding Book - nr. 1 anno 2 febbraio 2013. Comincio da qui perché da qui ripartirò con un secondo post. L'articolo è scritto da Tommaso Labranca, scrittore ed analista di tendenze della società moderna esperto di trash.




Lui, il Lele, passò la notte prima delle nozze giocando ai quattro cantoni. Lei, l'Ildefonssa, vegliò con la canasta. Almeno stando al resoconto che fa Franca Valeri in Diario della signorina snob.

Ma era il 1951 ed i ricchi amici della viziata rampolla milanese erano ben diversi dal resto della nazione, dove non esisteva neppure l'espressione "addio al celibato".
Al massimo gli amici accompagnavano lo sposo in qualche casa di tolleranza. Lei, invece, aspettava nella sua cameretta, dove riceveva dalla mamma una rapida e impacciata educazione sessuale (per lo più a parole sbocconcellate e qualche mimo) e poi restava tutta la notte trepidante e impaurita nell'attesa del giorno successivo.

Dopo l' intervento della Merlin, la vigilia delle nozze divenne ancor più triste per alcuni, e abbiamo atteso gli anni 70 ed 80 per tornare a fare baldoria, con l'importazione dell'ennesimo costume che non ci appartiene, e che abbiamo fatto subito nostro, distorcendolo in un caos di discutibile buon gusto.
Da questa rivoluzione non è più solo lo sposo a dire addio alla propria libertà, ma anche la nubile e delicata ragazza, in un trionfo di pari opportunità ottenuto grazie alle femministe degli anni 60.

Perché, quando ci impegniamo, noi donne diventiamo esattamente come gli uomini nel loro lato peggiore: volgarotte, casiniste, prevedibili e tamarre.

Quelle creature che sui loro profili Facebook sembrano così carine, sensibili, attente a non compiere la mossa sbagliata, la sera dell'8 marzo o la notte prima delle nozze si trasformano e diventano marines appena scesi da una nave dopo 40 giorni di castità forzata, e sbavano ubriache di fronte a manzi in perizoma.

Gli addii al nubilato negli ultimi anni ssono diventati tutto questo al cubo. Le semplici pizzate con le amiche si sono mutate nell'idea di creare qualcosa che nessuna abbia mai fatto, in una sorta di gara con il resto del mondo che faccia capire a tutti quanto siamo speciali, quanto siamo "pazze" pur nel nostro essere perfettine.

Si finisce per fare esattamente quello che hanno fatto le altre: i giochi aperitivo alcolici che ti distruggono ancor prima di cominciare, i trenini "aeiouipsilon", la "trasgressiva" torta cosparsa di mini falli di zucchero, le relative battute sulle dimensioni del  partner, cazzettini in mano, minigonne inguinali e noi tenere e aggraziate fanciulle che, ubriache, ci sosteniamo al direttamentedaUomini&Donne spogliarellista tartarugato di turno (povero uomo, quante ne vede così!) in un singulto di ultima libertà da cui cerchiamo di spremere di ogni!

Tutto già visto, ma nessuna osa ammetterlo. Tutto un po' triste in verità, ma nessuna lo dirà mai alle altre pena l'essere tacciata di invidiosa e cattiva.
Qualcuna si spinge oltre, imitando gli uomini ed organizzando viaggi a luci rosa a Budapest o zingarate on the road in fuga da un matrimonio agognato e supplicato per anni.  L'importante è riscuotere l'invidia delle amiche ancora zitelle che vorrebbero essere al tuo posto mentre sudi ubriaca stravolta dal volume della musica abbracciata al manzo pagato di turno sul cubo.

Considerato che l'età in cui ci si sposa in Italia è ormai abbastanza elevata, non più da ventenni, la visione di queste giovani donne magari anche alcune un po' attempate che giocano alla beat generation riempie di malinconia. E di tristezza. E sicuramente un po' fa ribrezzo.

E' poi arduo comprendere che senso abbia celebrare la fine del proprio virginale pudore in un'epoca in cui il matrimonio (per quanto atteso/sognato/sentito/desiderato) è solo un atto burocratico che avviene dopo anni di convivenza, a pace dei sensi già avvenuta.




A breve la parte 2 con i nostri pensieri...
Sbizzarritevi e criticate se vi va, o raccontateci cosa avete fatto voi!